Storico, letterato e statista romeno. Professore di Storia universale
all'università di Bucarest, proclamò la necessità che la
letteratura romena assumesse un carattere nazionale. Per quasi trent'anni fu la
guida spirituale del suo popolo, del quale scrisse la storia dalle lontanissime
origini fino all'epoca moderna, mettendo in rilievo l'importanza della funzione
storica dei Romeni nel quadro della storia universale. Politicamente
fondò il partito nazionalista romeno, sostenendo l'adozione del suffragio
universale e la concessione della terra ai contadini. Fu presidente
dell'Assemblea nazionale e del Consiglio dei ministri, consacrando l'unione
della Bessarabia, della Bucovina e della Transilvania alla Romania (Botosani,
Moldavia 1871 - Strejnie, Sinaia 1940).